UJJAYI PRANAYAMA

CATEGORIA POSIZIONE : PRANAYAMA –
FOTO NON DISPONIBILE
ETIMOLOGIA : UD SIGNIFICA LA DIREZIONE VERSO L’ ALTO – JAYA, CONQUISTA.
NOTE TECNICHE :
QUESTA TECNICA DI PRANAYAMA PUO’ ESSERE PRATICATA ANCHE DI NOTTE A LETTO IN POSIZIONE SDRAIATA, IN PIEDI E PERFINO CAMMINANDO.
QUI LA DESCRIVEREMO IN POSIZIONE SEDUTA:
SEDUTI IN SUKHASANA, VIRASANA O PADMASASANA (VEDI POSIZ. SEDUTE) O A SECONDA DELLE VOSTRE POSSIBILITA’ ANCHE SULLA SEDIA.
MANTENERE IL DORSO BEN ERETTO, ALLUNGATO VERSO L’ALTO ( SE CIO’ COMPORTA TROPPA FATICA APPOGGIATEVI PURE AL MURO O AD UNO SCHIENALE).
APPOGGIARE IL MENTO SULLA FOSSETTA CLAVICOLARE (VEDI JALANDHARA BANDHA).
ALLUNGARE LE BRACCIA E POSARE LA PARTE POSTERIORE DEI POLSI SULLE GINOCCHIA. UNIRE INDICI E POLLICI.(JNANA MUDRA).
CHIUDERE GLI OCCHI, ESPIRARE COMPLETAMENTE.
INSPIRARE, RESPIRO LENTO, PROFONDO, REGOLARE, ATTRAVERSO LE NARICI SINO A RIEMPIRE COMPLETAMENTE I POLMONI (IL PASSAGGIO DELL’ ARIA ATTRAVERSO LE NARICI GENERA UN SUONO (.. SA
CONTROPOSIZIONE : SHAVASANA – 
BENEFICI : CALMA E TONIFICA TUTTO L’ ORGANISMO – MIGLIORA IN GENERALE LA CAPACITA’ DI RESPIRAZIONE – TONIFICA ED ELIMINA LA FATICA –
CONTROINDICAZIONI : GLI IPERTESI O CON DISTURBI ALLE CORONARIE NON DEVONO PRATICARE IL KUMBAKA ( TRATTENIMENTO/SOSPENSIONE DEL RESPIRO)
DISTURBI : GRAVIDANZA – COLITE – PROSTATA – RAFFREDDORE – IPERTENSIONE ARTERIOSA – STERILITA’ E SPERMATORREA – INSONNIA –